Pentola a passione

Antropologia della tecnica pt. 2

Nel precedente articolo ho introdotto il corso di Antropologia della Tecnica che sto seguendo durante il mio dottorato, e di cui scriverò via via mentre lavoro al testo che sarà la produzione finale del corso. Come ho detto, questo testo si focalizza sul rapporto degli esseri umani con un particolare oggetto tecnico – che nel mio caso è la pentola a pressione. Una scelta che deriva da un mio peccato di hybris che penso valga la pena di raccontare.

Alla fine della prima lezione del corso il prof. Vittorio Marchis ci ha chiesto di pensare a quale sarebbe stato l’oggetto di cui avremmo scritto e io, che mi sentivo unə bambinə speciale, ho alzato la mano rompendo il silenzio imbarazzato che si era creato. Nella mia testa immaginavo che avrei fatto una bellissima figura perché ero così bravə da aver già svolto il lavoro che ci veniva proposto. Su giardino punk, il blog su cui scrivo con Collettivo Contesto, abbiamo infatti già scritto una newsletter (che dalle nostre parti si chiama crafting) sul rapporto con un oggetto per noi speciale: la pentola pressione, appunto. Raccontandone il suo significato nella nostra vita di tutti i giorni (nello specifico come ci renda vivibile essere vegan3 aiutandoci a cuocere tanti buoni legumi), passando per l’interessante storia di chi l’ha inventata, abbiamo spiegato come la pentola a pressione non sia per noi solo un utensile da cucina, ma un vero strumento di emancipazione politica. Insomma, per me il corso sarebbe stato più una questione di affinamento che di apprendimento.

La copertina del crafting sulla pentola a pressione sul giardino punk.

Il mio piano non ha avuto un grande successo. Non so se ho necessariamente fatto una brutta figura, ma di certo non sono sembrata particolarmente ferratə sull’argomento del corso. Di fronte alla mia malposta sicurezza, Vittorio ha iniziato a elencare tutte le possibili domande sul rapporto umanità-pentola a pressione a cui non avevo neanche pensato.

Quali significati ha avuto la pentola a pressione nella sua lunga storia? Quali sono le storie che ruotano intorno alla pentola a pressione? Ne esistono esempi particolari (un racconto giallo dove è presente una pentola a pressione, per dire)? Quali sono le rappresentazioni grafiche della pentola a pressione? E quelle musicali o poetiche?

Ecco che considerare solo la storia di come è stata inventata la pentola a pressione o il suo rapporto specifico con la mia scelta alimentare senza analizzare le sue specificità materiali e le tracce che queste lasciano nelle nostre narrazioni è quantomeno parziale. Ma questo è un errore, se così si può chiamare, che quantomeno non sembro essere l’unicə a fare. L’antropologia della tecnica, nella definizione che ne dà Pierre Lemonnier in un testo fondante per la disciplina, cerca proprio di superare lo studio degli oggetti quali portatori inerti di significati simbolici o culturali (ad esempio rappresentata dallo studio del solo “stile” con cui sono decorati) ripotandoli nel campo della tecnologia, ovvero l‘espressione culturale dell”attività materiale. Cultura che si esplica quindi in come usiamo (o non usiamo) gli oggetti, come li costruiamo, come li decoriamo, come li raccontiamo – e i motivi tecnici e sociali dietro queste scelte. Un rapporto non solo utilitaristico (e forse questo lo avevo capito anche nel suddetto crafting), ma anche espressivo e artistico; un rapporto che non può essere circoscritto al solo artefatto, ma che si deve estendere alla cultura che lo usa e lo progetta.

Ricostruire le tracce della cultura che ha pensato un oggetto nell’oggetto stesso, o all’opposto ritrovare quell’oggetto nella cultura che l’ha usato è quindi uno degli obiettivi del corso – un obiettivo non facilissimo, almeno per quanto riguarda la mia (già mi viene da chiamarla così) pentola a pressione, ma di questo ne parlerò nel prossimo post.

Per ora, sono contentə di aver iniziato questo percorso, che già vedo essere abbastanza lungo. Con un po’ più di saggezza e un po’ meno presunzione, pentola a pressione sotto il braccio, si inizia.